La Biennale Arte Venezia 2019

Dall’11 maggio fino al 24 novembre si svolge la 58˚ edizione della Biennale Arte Venezia 2019. L’esposizione è intitolata May You Live In Interesting Times, letteralmente tradotta questa espressione evoca periodi di incertezza e disordini, proprio come quelli che stiamo vivendo.

La Biennale di Venezia 2019 è considerata, per le sue esposizioni, una delle edizioni più interessanti e complesse del XXI secolo. Questa edizione curata da Ralph Rugoff, direttore attuale della Hayward Gallery di Londra, e presieduta da Paolo Baratta riunisce ben 79 artisti da tutto il mondo.

La Biennale di Venezia nasce nel 1865 ed è considerata una esposizione internazionale d’arte più importante nel nostro paese. Essa racchiude la voce e la visione contemporanea degli artisti che espongono e delle loro arte su misura.

La Biennale Arte Venezia 2019 ha come scopo, con le sue opere esposte, quello di affrontare temi della contemporaneità con uno stile equilibrato. Gli artisti, con la loro esposizione internazionale d’arte, si concentreranno sul mettere in discussione le categorie e il pensiero esistente aprendo così una nuova visione ad oggetti, situazioni ed immagini.

La mostra si articola tra diversi padiglioni, inizierà nel Padiglione Centrale per poi continuar nei Giardini e nell’Arsenale. Per la prima volta ci sono 5 nuovi paesi che esporranno e sono: Ghana, Madagascar, Malesia, Repubblica Dominicana e Pakistan.

Quale Padiglione vedere nella Biennale Arte Venezia 2019

Qui di seguito consigliamo i cinque padiglioni della Biennale di Venezia da non perdere:

  • Mostra padiglione Francia con artista: Laure Prouvost. Questa opera tocca diversi temi ma come unico filo conduttore la società in cui viviamo. L’artista mescola tutti i linguaggi d’arte utilizzando scultura, pittura e video-arte.
  • Mostra padiglione Gran Bretagna con curatore: Zoe Whitley. L’artista tratta con eleganza e dolcezza i tempi della storia dell’arte, ossia la nascita, la vita e lo scorrere del tempo.
  • Mostra padiglione Ghana con curatore: Nana Oforiatta Ayim. La curatrice ha radunato i maggiori artisti di questo paese africano con l’unico scopo quello di dare vita ad una riflessione sulla vita del Ghana. Le opere sono composte da installazioni, fotografie, video ma anche da dipinti.
  • Mostra padiglione Russia con curatore: Michail Piotrovskij. Questo padiglione è essenzialmente diviso in due parti, nella prima viene evocata l’opera di Rembrandt nel mondo attuale, mentre nella seconda parte viene ricreato un museo con automi meccanizzanti per far capire al visitatore cosa sono diventati oggi i musei.
  • Padiglione Serbia con curatore: Nicoletta Lambertucci. Questo padiglione viene concepito come una grande istallazione, composta da dipinti, quadri e sculture che parlano di una memoria invidiare e collettiva. Il padiglione della Serbia è composto principalmente da artisti contemporanei.

La 58˚ edizione della Biennale di Venezia ci fornisce i presupposti per riflettere e guardare con occhio diverso i punti di vista sconosciuti e di approcciare ad essi con diverse chiavi di lettura.