I multipli d’arte sono sempre stati il campo prediletto di collezionisti con un gusto raffinato. Le due cose, che possono apparire contrastanti, si trovano invece molto più vicine di quanto si possa pensare. La cosa che fa la differenza è proprio la firma dell’artista.
Le opere artistiche realizzate su carta spesso rappresentano il primo gradino, l’ingresso al collezionismo da parte di chi ama l’arte.
Indice dei contenuti
Multipli d’arte originali e riproduzioni
Nel settore dell’arte esistono le opere uniche e i multipli d’arte ovvero riproduzioni di alto pregio dell’opera stessa. Bisogna però specificare che vi è una notevole differenza tra le opere seriali e i multipli d’arte originali d’autore.
Per multipli originali d’autore si intendono le stampe realizzate in tiratura limitata tramite i classici metodi di stampa derivanti da una matrice del quadro o disegno realizzato dall’artista. Dopo aver stampato il numero di multipli richiesti dall’artista la matrice viene distrutta. Questo rende le opere uniche e limitate aumentandone il valore. Ogni opera moltiplicata riporta la numerazione progressiva e la firma dell’artista.
La numerazione dei multipli d’arte
La numerazione delle copie viene indicata sul numero di tiratura totale, ad esempio 1/10.
In alcuni casi (come su alcune opere di Picasso) i multipli d’arte sono realizzati in quantità limitata, però non è presente il numero della copia né la firma dell’artista: ciò significa che è un clamoroso falso.
In altri casi la firma dell’artista non si trova sui multipli d’arte ma è presente solo sulla matrice, accade inoltre che non vi sia testimonianza ne documentazione del numero di esemplari realizzati ed è difficile risalire alla quantità di opere stampate in copia. Tutti questi casi riguardano artisti storici ed è necessario studiare ogni opera sugli appositi cataloghi per apprendere le informazioni necessarie.
La tiratura dei multipli d’arte
La tiratura spesso viene indicata con il numero della copia segnato in basso a sinistra. In questo angolo si può quindi osservare la numerazione dell’opera singola e il numero totale delle copie stampate. Molti artisti non amano firmare i loro quadri preferendo lasciare che sia il loro stile a farli riconoscere dagli appassionati. In alcuni multipli dell’artista Joseph Albers ad esempio, si può osservare nell’angolo a sinistra la numerazione progressiva su quella complessiva ma non vi è la firma sull’opera.
Le riproduzioni che non riportano la firma dell’autore o che non siano state create in origine pensando di riprodurle in multipli d’arte, non possono essere considerati originali.
Nello stesso modo i manifesti, i poster, i volantini, le cartoline stampate in copia seppur sia presente la firma non si possono considerare originali d’autore. In caso si parli della riproduzione in serie di opere realizzate in tempi precedenti che vengano autorizzate dall’artista e con una numerazione progressiva della tiratura, i multipli prendono il nome di d’après. Questo genere di multipli d’arte è inserito in alcuni cataloghi ma non hanno un valore economico pari ad una stampa concepita per questo preciso scopo.
La firma dell’artista sui multipli d’arte
La tiratura della grafica d’autore può essere variabile, la stampa dei multipli d’arte si può realizzare su carte di diverso genere e colore per ottenere risultati ottimali. Gli artisti possono realizzare copie delle loro opere in serie o in numero limitato numerato e firmando ogni copia in modo autografo per rendere dei multipli originali d’artista e aumentarne il valore.
Cosa rende unica un’opera d’arte
Ricapitolando, ogni creazione per potersi definire opera d’arte deve avere alcune caratteristiche fondamentali come:
- l’originalità dell’opera
- il numero limitato di multipli d’arte
- la numerazione progressiva delle opere
- la firma dell’artista su ogni singola opera.