L’astrattismo come espressione della realtà

L’astrattismo è una delle principali tendenze del XX secolo e riguarda principalmente il mondo della pittura e della scultura. Come tipo d’arte, essa non rappresenta scene, soggetti od oggetti riconoscibili ma si compone di forme e colori con una grande forza espressiva.

La caratteristica che contraddistingue l’astrattismo rispetto tutti gli altri movimenti d’avanguardia è l’idea di avere un obiettivo, una missione da portare a termine.

Tra i pionieri di questa corrente c’è Kandisky. Lui, attraverso il colore, riuscì a raggiungere ciò che, prima di lui, Mondriam e Malevic avevano raggiunto dopo un lungo passaggio attraverso la corrente cubista.

Fu nel 1910 che il grande Kandisky, dipingendo ad acquerello, eliminò per la prima volta ogni riferimento al mondo esterno. Grazie a lui, da quel momento, la forma astratta si teorizzava sul piano estetico sino a raffigurare ed assumere l’aspetto di un movimento.

Questi termini erano la conferma che le idee di arte e bellezza potessero presiedere il mondo dell’arte anche in assenza di forme come avveniva sin dai tempi più antichi grazie alle influenze di Platone e Socrate.

Secondo i filosofi del tempo, l’uomo tende ad allontanarsi dal reale in modo ciclico, schiacciato dalla potenza degli dei e dalle incertezze riguardanti la propria esistenza, abbracciando così movimenti come l’astrattismo.

Era in effetti già tempo che i colori venivano separati dagli oggetti abbandonando così il reale. L’impiego del colore assunse le forme della libertà sino a raggiungere il trionfo attraverso la purezza di colore dove necessario fu il contributo di Gauguin e Cézanne.

Così, sempre nel 1910, all’irrazionalità della forma, si aggiunse quella del colore: gli oggetti cominciarono via via a scomparire delle tele segnando così l’accentramento dell’astrattismo che, tutt’oggi, possiamo suddividere in due step principali:

Astrattismo geometrico

Sembrerà una contraddizione ma l’astrattismo geometrico ha segnato l’inizio dell’arte astratta. Il termine tuttavia vuole indicare il rifiuto degli artisti nel sottostare alle costrizioni della geometria.

Questa sottocategoria dell’astrattismo trovò sviluppo nell’arte cinetica sfociando poi nell’Art Visuel e nell’OpArt.

Astrattismo lirico

Rappresenta la contrapposizione naturale alla sottocategoria geometrica in quanto cercava l’espressione diretta di ogni emozione individuata nel singolo. La libertà richiesta da questa corrente è stata abbondantemente manifestata da Kankisky con le sue Improvvisazioni e le sue Composizioni.

Un ulteriore esponente, pittore tedesco, fautore di una forte corrente lirica, fu Hartung che si affermò tra il 1920 e il 1921. Il punto focale della sua arte mirava a una totale libertà di espressione.