Mario Formica, diplomato all’Accademia delle Belle Arti di Urbino, sezione di Scenografia, nel giugno 2004 inizia la produzione dal titolo “Rifiuto Secco Differenziato” dove, pur mantenendo la propria tendenza al figurativo, derivante dall’interesse per l’arte preromanica e romanica, sostituisce le architetture e il paesaggio con parti meccaniche, e mentre le figure diventano sempre più stilizzate, il chiaroscuro è risolto nel rilievo delle schede di un computer. Per lui il mito si proietta nell’oggi. L’espressione massima di questo mito avviene nell’opera Sbarco, dove Venere esce dalla spuma del mare e appoggia il diafano piede su un arenile di candida sabbia satura di rifiuti.