itolo opera: La tela del regno
Anno: 2015
Tecnica: Fusione e cristallizzazione
Dimensioni: cm 70x100x2 cm
L’opera è una delle prime della nuova serie creativa di Vincenzo Vavuso, denominata Spider Art,
con richiamo alla ragnatela che ci avvolge ma anche alla nostra possibilità di tessere ragnatele creative e
costruttive in nome dell’Arte. È l’evoluzione ideale alla serie “Rabbia e Silenzio”, che intende denunciare il
violento attacco a cui sono sottoposte le qualità migliori dell’Uomo: la sua Dignità, la sua Creatività, la
capacità di produrre Cultura, di vivere attraverso la sensibilità il sogno dell’ Arte. Simbolo di questa serie è
l’alternanza tra bianco e nero, come a dire la possibilità di scelta dell’uomo tra luce ed ombra, tra coscienza
della coscienza e accettazione dell’incoscienza.
In quest’opera si richiama l’idea dello scontro tra bianco e nero, ma con la possibile vittoria del
bianco, che ha quasi accerchiato il nero e dona la speranza di poterlo definitivamente sconfiggere, essendo
cominciato il lavoro di erosione anche rispetto alla cornice. Il tutto avviene però in forma di tela di ragno,
quindi con lentezza, sia pur con decisione, e con la sospensione nel vuoto in cui l’artista percepisce la vita
dell’attuale società, tanto è vero che la mancanza della tela crea buchi reali ed il bianco di cui si è parlato
assume identità e colore solo se trova il punto d’appoggio, nel nostro caso su una parete necessariamente
bianca.
Il titolo è un gioco di parole che richiama, come già detto, la tela del ragno, inserendo però il
termine assonante “regno”, che evoca l’idea e la speranza di un nuovo mondo in cui regnino finalmente la
Cultura e l’Arte e sia affermata in pieno la dignità dell’Uomo. E non si debba più combattere “in
sospensione”.
Descrizione: Cromostruttura di cm 70 x 100 x 2 , formata da un rettangolo di fili materici intrecciati con
larghezza, la maggior parte dei quali, soprattutto quelli esterni, con sfondo bianco, mentre un nucleo più
resistente, su sfondo nero, è concentrato a chiazze verso il centro. La cornice, nera, si sviluppa, ma non si
completa negli angoli laterali. L’intero rettangolo è come sospeso, senza una tela d’appoggio, grazie anche
all’effetto dei fili di materia fusa e cristallizzata.